Un’auto incidentata può circolare su strada?
Se stai pensando di acquistare un’auto incidentata o hai subito un incidente e vuoi riparare la tua auto incidentata, dovresti conoscere le procedure e le normative che regolano la circolazione di questi veicoli al fine di evitare spiacevoli inconvenienti.
Per prima cosa, a scanso di ogni equivoco, ricordiamo che per auto incidentata si intende un veicolo che ha subito danni a seguito di un sinistro stradale. I danni possono essere lievi o gravi, a seconda della loro entità e dell’impatto sulla struttura e sulle prestazioni del veicolo.
La valutazione del danneggiamento dell’auto dovrà essere fatta caso per caso, tenendo conto di diversi fattori, tra cui:
- deformazione strutturale del mezzo
- danni al telaio
- integrità delle componenti essenziali
- impatto sulla sicurezza del veicolo.
Ricordiamo poi che l’art. 72 del Codice della Strada prevede che nessun veicolo possa circolare su strada se privo di:
- dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione;
- dispositivi silenziatori e di scarico (per le auto con motore termico);
- dispositivi di segnalazione acustica;
- dispositivi retrovisori;
- pneumatici o sistemi equivalenti.
Per quanto concerne i vetri, l’art. 237 comma 1 lettera g) del Regolamento d’attuazione del codice stradale stabilisce che “tutti i vetri interessanti la visibilità del conducente non devono presentare rotture, anche se localizzate”.
Terminata la valutazione, si potrà comprendere se l’auto incidentata possa o meno circolare su strada. Ma cosa dice la legge in tal proposito?
Quando un’auto incidentata può tornare a circolare?
In Italia un’auto incidentata può tornare a circolare solo se è stata riparata in modo da garantire la massima efficienza e sicurezza, come stabilito dall’articolo 79 del Codice della Strada. In altre parole, i danni subiti non devono compromettere la funzionalità e la sicurezza del veicolo.
La decisione sulla possibilità di riammettere in circolazione un’auto incidentata dipende da diversi fattori e viene assunta solo dopo una valutazione accurata. Possiamo tuttavia sintetizzare come, in generale, un’auto incidentata possa tornare a circolare se:
- la riparazione è stata eseguita da professionisti qualificati e competenti;
- sono stati utilizzati pezzi di ricambio originali o conformi alle specifiche del costruttore;
- il veicolo ha superato le necessarie ispezioni e prove per dimostrare che è stato riparato in modo sicuro e soddisfa i requisiti di sicurezza e funzionalità stabiliti dalla legge.
Cosa si rischia se si circola con un’auto incidentata
Se l’auto è incidentata e non rispetta i requisiti minimi previsti dall’art. 79 del Codice della Strada, è la stessa norma a stabilire che “chiunque circola con un veicolo che presenti alterazioni nelle caratteristiche costruttive e funzionali prescritte, oppure circola con i dispositivi di equipaggiamento obbligatori non funzionanti o non regolarmente installati, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una multa da 87 a 344 euro (da 1.208 a 12.084 euro se il veicolo è utilizzato in competizioni sportive)”.
Si tratta dunque di una sanzione amministrativa monetaria che può arrivare a 344 euro, o a ben 12.084 euro nel caso in cui il veicolo sia utilizzato in competizioni.